Autori giovani e già affermati, esordienti, un sacerdote (ed è la prima volta), ma anche strane esclusioni e mancate candidature... Tutto sul premio letterario più ambito.
Ee ecco qualche considerazione. Fra i libri candidati, sorprende l'esclusione di Mia madre è un fiume di Donatella di Pietrantonio (Elliott): a nostro giudizio, il libro meritava di superare questa prima selezione. Ma ancora più sorprendente è la mancata candidatura di alcuni testi. Se per Le giostre sono per gli scemi dell'esordiente Barbara Di Gregorio (Rizzoli) si può immaginare un gioco di squadra fra case editrici amiche, in questo caso a favore del libro Bompiani di Nesi, dispiace non vedere in lizza Alessandro Mari, dato il valore del suo romanzo, Troppo umana speranza (Feltrinelli), un potente e accurato affresco dell'Italia pre-risorgimentale, peraltro prima prova del giovane autore lombardo.
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