Mia madre è un fiume: i Premi del 2011

Mia madre è un fiume: i Premi del 2011

22/07/11

Donatella Di Pietrantonio, Mia madre un fiume, al Premio Tropea: articolo di Caterina Sorbilli
























Caterina Sorbilli, Calabria Ora del 21 luglio 2011:
 
Si è fin quando della nostra storia ne rimane traccia. Donatella Di Pietrantonio costruisce con assoluta capacità il suo primo romanzo intorno a questa affermazione. “Mia madre è un fiume” edito da Elliot nel 2010 si presenta come un racconto dell’anima, frazioni di vita infarcite di tante emozioni. Una storia d’amore forte, travolgente, indissolubile scritta con parole semplici ed asciutte, smorzate dall’affiorare di pensieri e riflessioni che la bravura della scrittrice riesce a far interiorizzare, come propri, al lettore. Una storia di una madre malata, di una figlia che non ha contezza della sua capacità d’amarla, della malattia che giunge piano piano come chiave di lettura delle loro esistenze: è questo che Donatella Di Pietrantonio narra con abile carica introspettiva, come quel “fiume” con cui identifica la madre, irrequieto, forte, purificante, travolgente, rigenerante ed al contempo misterioso. Non può lasciare indifferenti la lettura di questo libro, anzi ti sconquassa come l’idea di perdere la propria identità, così come avviene per la protagonista muta, raccontata attraverso le parole di una figlia che spesso lasciano la prosa per divenire poesia.

Sono donne reali quelle presentate, donne in cerca di equilibri personali che possano dare un significato all’affannosa ricerca del senso della vita; la voce narrante è coscienza prima che personalità, è voce di pensieri non confessati, voce di attenzioni non ricevute, grida d’amore in quel rapporto empatico ancestrale vissuto tra parole non dette, paure, sensazioni ed emozioni che solo tra madre e figlia possono essere vissuti. E’ un volersi ritrovare a tutti i costi, nonostante la rigidità del linguaggio corporeo della figlia ed il ruolo innaturale di una madre poco affettuosa; passa anche attraverso la sofferenza per una morte solo immaginata questa voglia di comunicazione, tanto da augurarsi quanto di più brutto possa succedere pur di riscoprire l’amore materno desiderato, spontaneo e sincero. La Di Pietrantonio si ritroverà con Marta Morazzoni e Giancarlo Di Cataldo nella “Perla del Tirreno”, in luglio, per contendersi la vittoria del Premio letterario “Città di Tropea” giunto quest’anno alla sua V edizione.  

Nessun commento:

Posta un commento

Nel nome della madre: articolo del Corriere della Sera