Mia madre è un fiume: i Premi del 2011

Mia madre è un fiume: i Premi del 2011

26/07/11

Gazzetta del Sud del 25/07/2011: "Il Tropea porta bene"

Al libro "Mia madre è un fiume" il consenso dei sindaci e della giuria popolare Premio letterario Tropea, vincitrice l'abruzzese Donatella Di Pietrantonio I tre finalisti: Marta Morazzoni, Giancarlo De Cataldo e Donatella Di Pietrantonio Francesco Barritta TROPEA E alla fine anche al "Tropea" è arrivato un fiocco rosa. Dopo Roberto Saviano, Gianrico Carofiglio, Carmine Abate e Mattia Signorini, è Donatella Di Pietrantonio, con "Mia madre è un fiume" (perla casa editrice Elliot), la vincitrice assoluta della quinta edizione del "Premio letterario nazionale Tropea - Una regione per leggere". Il pronostico di quest'anno, d'altronde, era favorevole alla vittoria di una donna, visto che la giuria tecnico-scientifica presieduta dalla giornalista e scrittrice Isabella Bossi Fedrigotti, per la prima volta in cinque anni, ha partorito un podio a prevalenza femminile. Unico uomo in gara, nel magnifico scenario del teatro del porto turistico di Tropea, Giancarlo De Cataldo, con "I traditori" (pubblicato da Einaudi) — secondo classificato — stretto tra la vincitrice da un lato e Marta Morazzoni — terza classificata — con "La nota segreta" (edito da Longanesi) dall'altro. A decretare la vittoria della scrittrice abruzzese è stato il voto di numerosi sindaci della Calabria e dei membri della giuria popolare, composta dai soci fondatori dell'Accademia degli Affaticati, associazione organizzatrice del premio, da una rappresentanza di studenti delle scuole superiori della città di Tropea e da una quota di lettori scelti dagli stessi componenti dell'Accademia. Il "Tropea", del resto, vuole distinguersi come un premio in cui il giudizio finale sia il più possibile aderente al giudizio dei lettori. Mai, nelle precedenti quattro edizioni, la vittoria finale era stata incerta come quest'anno. E fino all'ultimo minuto il pubblico ha atteso i dati —167 voti (59,9%) al primo classificato; 57 al secondo e 55 al terzo—raccolti dal consorzio Asmez e comunicati in diretta ai presentatori Pasqualino Pan-dullo e Livia Blasi da Giuseppe Meligrana, segretario del premio e socio degli "affaticati". L'edizione di quest'anno ha offerto al pubblico un ricco carnet di incontri con scrittori, giornalisti e intellettuali di spicco. Nella seconda serata sono stati presentati dai rispettivi autori moltissimi titoli, in un'atmosfera magica, con il sottofondo musicale del maestro Sergio Coniglio al pianoforte. A raccontare i libri finalisti è stato l'attore Marco Falaguasta, che ha saputo rubare piccoli brandelli dalle pagine dei libri in gara. Anche se durante l'incontro con la stampa di sabato aveva sottolineato di non avere molta esperienza con i premi. Fra i finalisti Donatella Di Pietrantonio ha sicuramente incantato il pubblico di Tropea con la sua spontaneità e, soprattutto, è riuscita a convincere la giuria con le pagine del suo libro. "Mia madre è un fiume" è stato definito dalla critica «un racconto dell'anima, frazioni di vita infarcite di tante emozioni». È la tormentata storia d'amore tra due donne, madre e figlia, divise durante il loro percorso di vita da rigidi schemi e dalle preoccupazioni del lavoro, che rubano tempo alle manifestazioni d'affetto, bramate come fossero aria, ma mai concretizzatesi appieno. Due donne che si ritrovano, al termine di una parabola lunga una vita, dalla malattia che colpisce mamma Esperina: l'atrofia cerebrale. E così ha inizio una nuova esperienza, tra le due, nel tentativo di recuperare il tempo perduto, ripescandolo tra i ricordi, interrotti, sovente, da situazioni penose e tristi. Un libro da leggere, che di certo scalerà le classifiche di vendita, corredato dall'ambita fascetta del premio, perché il "Tropea", si sa, porta bene.

Rassegna stampa Gazzetta del Sud

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Nel nome della madre: articolo del Corriere della Sera