Mia madre è un fiume: i Premi del 2011

Mia madre è un fiume: i Premi del 2011

02/09/11

Quotidiano d'Abruzzo del 29 Agosto

Una domenica scioperata

di Donatella Di Pietrantonio

Donatella Di Pietrantonio
Mi sono svegliato con un dolore profondo di cui lì per lì non ricordavo il motivo, spazzato via dal sonno che sabato sera tardava a venire. Poi, con la tazzina fumante in mano, ecco! Non ci sono le partite! Oddio, come faremo? Oggi è, era il primo giorno di campionato, siamo rientrati dalle vacanze apposta, ho prenotato i biglietti per me e per i figli, comandato alla moglie un pranzo leggero alle dodici e mezza e non un minuto di più, per oggi e le domeniche a venire, una sì e una no, che in trasferta non ci andiamo quest'anno, c'è un po' di crisi. E adesso? Tutto da rifare, che si fa? Quella là cucina con lentezza sorniona e certi sorrisetti sotto i baffi che non ha, i bambini subito giocano ad altro, senza traumi apparenti. E io? Va beh, fino a pranzo è uguale, si scende a prendere il quotidiano rosa con il titolone (oh dolore!), s'innaffia il cane con l'albero, anzi l'albero con il cane ignaro di tanta tragedia, si tenta una piccola riparazione in casa. Ma dopo la tagliatella, l'arrosto e il caffè? Papà, papà, andiamo al parco! Evva bbeeneeee! Non si portano dietro neanche il pallone, screanzati, antitaliani che non sono altro, non devo averli educati a modo. Incontrano amichetti altrettanto sereni, giocano a nascondino, incredibile! Non gli manca la consueta lezione di turpiloquio sulle gradinate roventi, né la vista rassicurante degli agenti in assetto antisommossa. E io? Mi affratello a un padre orfano degli stessi idoli, passeggiamo sgranocchiando con le suole delle scarpe la ghiaia dei vialetti, ci prendiamo persino il gelato da soli, che quelli là sono troppo impegnati a nascondersi. Lecchiamo le creme contenti come ragazzi, correndo con la lingua ad arrestare il rivolo di fiordilatte che cola lungo la cialda.
Naturalmente ne parliamo, eccome se ne parliamo, poi però anche d'altro. Di politica! Ci si fa scuro senza che ce ne accorgiamo, con queste giornate accorciate di fine agosto. I figli dicono che si vogliono incontrare qui ogni domenica pomeriggio, noi ci guardiamo smarriti. E le partite? Dategli un contributo di solidarietà per farli scioperare tutto il campionato, dice il più grande che segue i telegiornali.

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Nel nome della madre: articolo del Corriere della Sera